lunedì 21 luglio 2014

INTERCEPTOR: oltre le più rosee aspettative

Con un paio di giorni di ritardo, eccomi a commentare la sentenza che Venerdì ha assolto il 4 volte primo ministro nonchè (ex) cavaliere del Lavoro, Berlusconi Silvio. Giusto perchè non si dica che ne parliamo solo quando lo condannano.
Naturalmente riprendo per solidarietà, nel titolo, la dichiarazione dell'avvocato Coppi, difensore dell'imputato (in foto: la prima strategia difensiva adottata, sfumata un annetto e qualcosa fa) che, a giudicare da queste parole, è stato colto dai giornalisti all'uscita del bar del tribunale, dove deve aver ecceduto nei brindisi dopo la sentenza.
In effetti, probabilmente per non infierire, nessuno gli ha chiesto, quando parlava di "sentenza oltre le più rosee aspettative", quali fossero in effetti le sue "rosee aspettative" per non parlare delle sue "aspettative".
La sentenza va oltre le mie, di "rosee aspettative", perchè scatena una ridda di grottesche reazioni a catena, mentre tutti giurano e spergiurano che reazioni non ne avrà. Ed è in effetti meglio dell'arrivo di qualcosa di inaspettato per vedere le cose migliori.
Nel PD lasciamo la parola al capo della banda, Lorenzo Cher .... pardon, Matteo Renzi, che annuncia solenne "avremmo proseguito con le riforme anche in caso di condanna". Nevvero Bomba? Dici che avresti proseguito anche se il tuo principale socio fosse atteso da tre anni e mezzo (grosso modo) di domiciliari, veri e UNO di carcere non riformabile? (per la prostituzione minorile: la stretta in merito è dovuta a Mara Carfagna, per la disperazione degli autori di teatro dell'assurdo, ormai superati).
Avreste davvero dato l'assenso per proporre al magistrato di sorveglianza la sede del PD a Roma, per i domiciliari, intendi? Purtroppo non lo saremo mai. Ma fare le riforme è bello e il PD tira un sospirone per la figuraccia scampata, nel dubbio. E perchè ora si può ricominciare a trattare come i fratelli scemi quelli di M5S (ammesso che si sia mai smesso...).
Nel (fu) PDL, tutto sommato direi che i sospiri di sollievo sono maggiori dei brontolii. Sì è vero, qualcuno sperava nell'intervento degli agenti di custodia per eliminare il capopartito e prenderne il posto, ma considerata la risma (ehm) dei membri tipici della banda, sia in FI che in NCD, ritengo ci sia molta più soddisfazione nell'avercelo ancora, un capo. Che peraltro è al riparo da condanne per un pò, ora (infatti B continua ad essere sotto processo per un numero inquietante di vicende, ma tanti i giornalisti italiani non ne parlano, salvo i soliti tre martiri, quindi?).
Altri? Non vedo tra i partiti altri casi specifici da menzionare, tutto procede un pò al solito. La politica italiana ha retto a un ex premier che parlava di omicidi con dei capimafia, e se lo è tenuto come Senatore a vita (!!!) per un sacco di anni. Di un ex premier puttaniere, c'è poco da dire.
Della schiatta giornalistica italica, un velo pietoso (citiamo però almeno uno dei tre martiri di qui sopra: Marco Lillo di IFQ, l'unico ad aver anticipato nel merito giuridico la sentenza, per questo misteriosamente accusato di ogni dietrologia da "Libero" e altri. Mah). Come ad ogni sentenza, nelle discussioni ho esaurito rapidamente i "non è vero" e i "non è così", dato che la quantità di palle sparate e interpretazioni fuorvianti (a volte nella stessa pagina di cronache eccellenti, il quotidiano principe di questi capolavori di arte moderna è il Corriere della Sera) è come sempre esorbitante.
E poi? Beh vale la pena di citare la ridda di interpretazioni giuridiche uscite in questi due giorni. Purtroppo ci si dimentica che senza le motivazioni, POTREBBE darsi che qualcuno ha interpretato correttamente il pensiero dei giudici. Come anche no. Servono 90 giorni per le motivazioni. Forse era meglio ricordare agli
italiani (anche se non gli interessa troppo, pare) cosa è certo in questa vicenda.
Siccome poi io me ne sono stufato da un pò, lascio perdere, e ricordo qualche "certezza" riguardo il principale imputato: fa politica da 20 anni in totale conflitto di interessi, ha cacciato da "Il Giornale" Montanelli, ha nove (NOVE) prescrizioni sul gobbo e un grande amico e puridecennale socio IN CARCERE PER MAFIA.
Ah scusate: costui è anche il principale socio nelle riforme istituzionali del premier attuale, Matteo Renzi. entrare nel merito della loro riforma va oltre gli scopi di questo articolo, ma chiunque non senta una lieve puzza di bruciato può dare un'occhiata e verificare che, in effetti, brucia tutto.

Detto questo, scsuate, ci si può veramente soffermare ad analizzare nel dettaglio cosa dicono la maggioranza dei politici e dei giornali, ultimamente? (ultimamente non negli ultimi tre giorni, ma quantomeno negli ultimi sei mesi).
Dubbi, forti dubbi. Ora finiamola col teatrino, al momento nel momento stanno succedendo molte cose molto più importanti.

Buona vita sudditi!
Toe Cutter


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