giovedì 26 giugno 2014

INTERCEPTOR: Lacrime azzurre

Scendono le lacrime azzurre in questa fine di giugno 2014. In almeno 2 forme. Vediamo perchè ...
Lacrime azzurre 1
Non si sa dove porterà l'incontro PD-M5S avvenuto ieri.
Non ho idea di quanto possa giovare la consenso dei 5 stelle, comunque ancora fortemente basato sul voto di protesta tout court (e quindi estremamente volatile, nonostante i deliri di Beppe Grillo).
Di certo non intacca l'aura di invinvibilità - stile Attila flagello d'iddio - del bomba Matteo Renzi. Peraltro le elezioni sono lontane, quindi dire che il mitico e tanto auspicato incontro sposti più di 100 voti da una parte o dall'altra è una mera chimera.
Sul piano tecnico vorrei tanto capire come due leggi elettorali tanto distanti possano convergere. Ma niente è impossibile, specie nel Parlamento italiano.
Versano invece amare lacrime azzurre i Forzitalioti, che inevitabilmente da questo avvicinamento perdono parte del loro potere di ricatto.
Dopo aver perso il fondatore Dell'Utri, al momento impedito nelle patrie galere, svariati milioni di voti, il leader in un ospizio (e in attesa di essere internato dato le recenti sparate) e deputati vari nelle consuete retate, la situazione politica del principale partito di cdx precipita, e non si vede il fondo. Alla fine delle finite, per chi ancora ci crede, ci si può consolare con l'indebito esproprio dei diritti tv che Mediaset sta operando sul concorrente Sky, nel più bieco silenzio di istituti di vigilanza e autority della ceppa varie (certo, sai, il confronto è tra Sky e Mediaset e l'arbitrato è affidato a Infront, società che praticamente è di Mediaset). Un milione di posti di lavoro, certo.
Di questa minima storiella estiva pressochè ignorata dai media troppo occupati tra calcio, meteo e massacri vari, l'unico a guadagnarci è il bomba Renzi a cui ricosco la buona strategia nell'essere sempre in grado di sfruttare le divisioni dei tanti nemici e l'abilità nel metterli  l'un contro l'altro. In forma. Almeno fino alla manovra correttiva in autunno ...

Lacrime azzurre 2
Tiene banco comunque in questi giorni il processo alla Nazionale di calcio italiana, eliminata dai mondiali. Tanti ricordano il mondiale '66, dove il gol decisivo secondo la leggenda fu segnato da un dentista coreano. Ironico che anni dopo si parli invece di denti e basta (quelli di Suarez sorpreso in area a farsi uno spuntino con i Chiellini).
Vorrei premettere che non ritengo il calcio l'oppio dei popoli: non ce n'è assolutamente bisogno.
Ciò detto, è stato divertente sentirsi ieri le più bislacche spiegazioni, incluso il fatto che nel 2006 avevamo una squadra di fenomeni e stavolta no (no scusate ... ma questa è davvero imbarazzante ...).
Oppure sentire lamentele sugli arbitri. Gli arbitri. Quelli che in tre partite non hanno dato ALMENO tre rigori contro l'Italia (suggellati da sublimi commenti Rai tipo "Barzagli mette intelligentemente il corpo", "Chiellini tocca l'avversario da dietro, ma non è sicuramente fallo" (per fortuna direi) e "Lieve contatto con Cavani in area" (!) ).
Eppoi si è parlato tanto di singoli e gruppo che ci sono e non ci sono ... beh non c'è stato ne l'uno ne l'altro, altrimenti almeno una toppa si poteva mettere, come si è messa tante volte in passato per passare il turno di straforo, con le possibili conseguenze del caso (tanto per dire, qualcuno ricorda che meraviglie facemmo nel '94 e nell'82 nei gironi eliminatori?).
In mezzo a tanta canea l'unica cosa che penso è che, come dopo le scommessopoli seriali, calciopoli, vari casi doping e peggio, e dopo i vari disastri sul campo(quantomeno, ricordiamoci che sono sconfitte SPORTIVE che periodicamente accadono, i fatti gravi sono quelli nell'eleco prima) tanto si parlerà
per non cambiare un fico secco, e proseguire peggio di prima (il caso dei diritti tv citato sopra è già un bell'inizio ...). Da vedersi comunque. Mentre io credo che, per l'Italia e non solo, l'unico provvedimento utile sarebbe prendere la mitica sentenza Bosman (quella sulla libera circolazione di calciatori stranieri nei campionati) e dargli fuoco, e iniziare a limitare pesantemente l'utilizzo di calciatori stranieri nei nostri campionati.
Anche perchè accade in diversi sport minori. E non importa che scienza giuridica ci sia dietro quella sentenza: assieme a molto altro cose, sta distruggendo il calcio. Che comunque, nel bene e nel male, è un pezzo della nostra cultura; ebbene sì lo credo davvero, e vedere com'è ridotto, è infatti un ottimo rivelatore di come è messa la nostra società.

Buona vita sudditi!!
Toe Cutter


lunedì 9 giugno 2014

OPPOSIZIONI - EUROPEE PART III

Movimento 5 Stelle

Oltre un anno fa, dopo l'incredibile percentuale presa dal Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 2013, scrissi un articolo di analisi su questa nuova forza politica (http://goo.gl/4JhyJB), denunciando sia le luci, che le ombre presenti nel movimento.
Ora in seguito alle europee e dopo un discreto periodo di attività politica, è giunto il momento di tirare le somme e bisogna constatare che le ombre continuano ad essere presenti in maniera massiccia.
Nel giro di un anno la forza politica di Grillo ha perso quasi 3 milioni di voti, attestandosi al 21,16 % solo grazie alla forte astensione. Astensione che colpito soprattutto questo Movimento, dato che il grosso del bacino elettorale si concentra al sud. Sono stati commessi diversi errori, oltre a quelli storici:

- Campagna dai toni surreali, esagerati e iper-aggressiva. Invocare i processi sommari, urlando di tutto a caso e ridendo sull'oltre Hitler (con l'eco enorme e spietato dei media) ha contribuito ad allontanare una buona fetta degli elettori. 

- Paradosso della Tv. Il M5S si è presentato come l'antisistema e quindi contro i media attuali. Salvo poi scoprire che la TV è ancora uno dei mezzi più importanti in assoluto, specialmente in un paese vecchio come il nostro. Quindi è corso ai ripari in modo goffo e con troppo ritardo. Da una parte ha scontentato i duri e puri con la sortita da Vespa, dall'altra parte non è riuscito a convincere il pubblico dei Talk Show.

Programma a caso. I sette punti riportati (http://www.beppegrillo.it/europee/programma/) vogliono dire tutto e niente allo stesso tempo. E' comprensibile ormai l'uso di questo linguaggio semplificato, dato che quasi nessun elettore si va a leggere i suddetti programmi. Però allo stesso tempo le frasi a caso dette nei comizi sull'europa, la balla del referendum sull'euro e altre scemenze, hanno di sicuro contribuito a tenere a distanza i ceti produttivi.

- Non troppo oltre. Per anni hanno presentato il M5S come qualcosa che va oltre la destra e la sinistra e poi ripescano Berlinguer, un ex leader comunista, dopo che 3/4 dei sinistroidi gli hanno dato dei fascisti. Pessima mossa e grande è la confusione sotto il cielo. Ma la situazione non è per un cavolo eccellente.

- #VinciamoNoi. E' stato uno degli errori più gravi. Affermando di essere in testa e di aver "già vinto", si è scatenata la reazione contraria, dove una parte dell'elettorato per paura di Grillo, si è turata il naso e ha votato PD. Altri invece, dando per scontata la vittoria, sono rimasti a casa o al mare.

Per il resto, continuano a persistere tutte le ombre descritte nel primo link. Dalla pessima selezione della classe dirigente che promuove dilettanti allo sbaraglio, alla diarchia mal-funzionante, fino ad un programma che è un calderone di mille cose diverse, spesso irrealizzabili e in contrapposizione. 
Come opposizione il M5S ha ottenuto diverse cose positive e spinto altre forze a svegliarsi un pò, ma per diventare una forza di governo dovrà rivedere tutto il suo assetto generale, oltre a sviluppare un gruppo direttivo professionale.
Concludo con 3 postille:

1) Nonostante tutto, rimane la prima forza di opposizione con oltre 5 milioni di voti e nonostante l'ostilità di 3/4 dell'apparato mediatico. Il tempo e la disillusione futura verso Renzi, potrebbero fornirgli ampi margini di miglioramento, se verrà rivisto pesantemente il tutto. Se no, al primo apparire di una opposizione seria, spariranno in un baleno.

2) Alcuni si sono lamentati che il M5S, da quando è entrato nel parlamento, non ha fatto niente. A parte che non è vero. Però mi chiedo in base a cosa la gente si aspettava la rivoluzione... in base alle sparate di Grillo? In questo paese non riesce a cambiare niente il governo, figuriamoci l'opposizione.

3) Meccanismo per la selezione della classe dirigente e una grande revisione sul programma servirebbero inoltre per allontanare gaffe come quella sul grano saraceno, parlamentari che non sanno fare le percentuali e un pezzo dell'elettorato che si beve la biowashball, i mega-complotti e le peggiori tesi demenziali presenti su internet.



Forza Italia

Silvio Berlusconi ha 78 anni. E' stato condannato per frode fiscale. Il suo partito ha perso uomini e mezzi. Verrebbe da dire che il suo tempo è finito, anche se in Italia non si sa mai, dato che nel 2006 volevano fare presidente del senato Giulio Andreotti all'età di 87 anni, e inoltre abbiamo una presidente della repubblica che ne ha 88.
Di sicuro ha perso un notevole consenso in questi anni, ormai dilaniato dalla crisi sia esterna, che interna. Inoltre l'ascesa di Renzi gli ha rubato lo spazio mediatico.
Quello che però fa spavento è il fatto che un partito con tre dei fondatori condannati per frode fiscale, corruzione (Previti) e concorso esterno in associazione mafiosa (Dell'Utri), oltre ad un altra miriade di indagati (per ultimi Scajola e Galan), continui a prendere milioni di voti... No comment.
Certo fino a quando c'è qualcuno (il premier Matteo Renzi) che lo considera un interlocutore serio per le riforme costituzionali (sic..)...



Lista Tsipras 

Le forze di sinistra sono riuscite ad agguantare in extremis il 4% (grazie alla bassa affluenza elettorale) per entrare nell'europarlamento. Ma a guardare i numeri, si nota la continua perdita di elettorato se si sommano i precedenti elettori di Sel e Rivoluzione Civile. Questo è dovuto anche al fatto che la Lista è stata costruita all'ultimo momento e senza un chiaro leader italiano, dato che si rifacevano a quello greco.
Ora hanno la possibilità di costruire una nuova forza di sinistra, ma diverse ombre si stagliano all'orizzonte: la penosa retromarcia della Spinelli con bufera, i tentativi di alcuni di Sel di entrare nel PD e l'eterna rivalità fra le forze di sinistra.



Edward Green

venerdì 6 giugno 2014

RENZISMO - EUROPEE PART II

Renzi ha vinto. Questo è innegabile.

Il Partito Democratico, rispetto alle politiche del 2013, ha incassato all'incirca 2.500.000 elettori in più. Ha vinto praticamente in quasi tutte le provincie italiane e si imposto con una percentuale del 40%, mentre il suo diretto avversario, il Movimento 5 Stelle, si è fermato al 21%.


Eppure la realtà non è quel che sembra...


L'Italia Renziana

Dopo la vittoria di Renzi si è assistito al peggiore arrembaggio sul carro del vincitore, con punte ridicole e tragicomiche. Ma soprattutto si è assistito ad un notevole mascheramento della realtà da parte dei media, ormai quasi tutti schierati con il nuovo leader. Tutti ormai presi ad esaltare l'Italia Renziana. Peccato che non esista:

1) In queste elezioni la partecipazione al voto ha toccato nuovi minimi: 58,69%. Quasi 8 punti percentuali in meno rispetto alle scorse europee del 2009. Praticamente il 41% degli elettori è rimasto a casa o è andato al mare. 
Ovviamente questi continui cali sono stati subito dimenticati da mass media, giusto per non aprire un dibattito sulle cause di questo sempre più diffuso disinteresse e protesta.

2) Il PD ha vinto con il 40,81% dei votanti. Ma considerati tutti gli elettori (50.622.460), solo il 22% gli ha dato il consenso. Il mito del paese renziano rimane solo una buffonata dei media, molto prodighi a nascondere la triste realtà. Invece di concentrarsi su i numeri, si sono concentrati sulle percentuali, dato che il 40% fa più scena... 

3) Sono uscite diverse analisi sui flussi elettorali, ma molti sono concordi a dire che Renzi ha inciso poco sia sull'elettorato di centro-destra, sia su quello dell'M5S. In sostanza ha trascinato al voto la maggioranza degli elettori del PD e ha mangiato l'elettorato di Scelta Civica, con qualche spruzzo di M5S delusi e ceti produttivi del nord. Infatti Scelta Civica, del caro ex premier Monti, ha perso 2.600.000 voti, riducendosi al lumicino. 

4) La bassa affluenza ha favorito il PD di Renzi, il quale presenta un elettorato più fedele al voto. Ed infatti Forza Italia e soprattutto il M5S hanno pagato la bassissima affluenza al sud, dove hanno un grosso bacino elettorale, rispetto al premier che non ha mai sfondato in quelle regioni.
Gli elettori delle due opposizioni sono rimasti a casa.



Tutti sul Carro!

In quel covo di falliti e serpi, che è il Partito Democratico, si è scoperto all'improvviso che sono tutti fan del premier. Possiamo dire che la cosa dimostra l'immensa paraculaggine e faccia di tolla posseduta dai politici.
Ma se i politici sono quel che sono, i giornalisti e i media sono ancora peggio. Quasi tutta la stampa, ad eccezione del Fatto Quotidiano e Libero, è schierata compatta con il nuovo eroe. 
In queste due settimane si sono visti articoli da salamelecchi, elogi infiniti verso il "nuovo che avanza" (sic.) e un bombardamento infinito verso gli oppositori, rei di aver messo in dubbio il sacro verbo del vincitore. E ovviamente si sono scritti tutti i "migliori" clichè:

- Il PD è la nuova Democrazia Cristiana... Peccato che la DC aveva il consenso reale e numerico di quasi metà degli italiani, quando la partecipazione al voto era al 93%. Peccato che la DC aveva una presenza sul territorio e un potere immensamente superiore. Peccato che la DC aveva leader nettamente più intelligenti e preparati. 
Paragonare il "bomba" di Firenze a De Gasperi o Fanfani, potevano riuscirci solo quelle mezze tacche di giornalisti che abbiamo.

- Il governo ora è più forte... altro mito da sfatare. Queste, bisogna ripeterlo, sono state elezioni europee, non politiche. Il 40% preso da Renzi non influisce su la maggioranza nelle due camere. Ergo la coalizione al governo rimane quella di prima, con tutti i problemi del caso. Al massimo le elezioni potrebbero aver zittito la minoranza PD, ma bisogna vedere fino a quando.

- Renzi ora è più forte in europa... ni. E' vero che Renzi può vantare di aver il gruppo più numeroso all'interno del PSE e di essere quasi l'unico governo a guadagnare consensi (i media si dimenticano apposta di Orban dell'Ungheria). Ma questo non si traduce automaticamente in un maggiore potere contrattuale ai vertici che contano nella UE (e non è l'europarlamento della ceppa...). Ed infatti in questo momento la partita si sta giocando fra Francia, Germania e Inghilterra, mentre l'Italia sembra avere, come al solito, un ruolo più defilato.

- Il governo ora può far ripartire l'economia, ecc... Uscire vincitori dalle elezioni non equivale ad avere il potere assoluto. Lo stesso Berlusconi, nel 2008, aveva una maggioranza enorme, ma non è servita a niente. 
Ai sinistroidi che mi vengono a dire "Berlusconi era il male, mentre Renzi può fare bene", consiglio di studiarsi l'ordinamento dello Stato Italiano, i suoi rapporti di forza e come funzionano le cose. Grazie.



I motivi della vittoria

Renzi ha vinto sostanzialmente per la defezione delle opposizioni. In un paese sempre più sfiduciato e disinteressato, il premier è stato il più bravo a tenere compatto il suo elettorato, facendolo affiancare da vari ceti produttivi, i quali essendo disperati per la grave situazione economica, si sono avvinghiati all'ultima speranza (in questo paese siamo sempre all'ultima speranza...).
Alla sua vittoria ha contribuito sicuramente gli eccessi di Grillo nella campagna elettorale e il fatto che i suoi parlamentari sono per 3/4 degli sconosciuti o giudicati dei dilettanti allo sbaraglio. Molti hanno votato il PD, semplicemente per fermare il M5S.
Bisogna tenere conto che l'Italia è il secondo paese più vecchio di europa (http://goo.gl/gm3taO), dove la predilezione per il mantenimento dello status quo è un fatto naturale. Siamo pur sempre il paese del Gattopardo e i toni rivoluzionari non hanno mai attecchito fino in fondo. Questo Renzi lo ha capito benissimo ed infatti ha impersonato il leader moderato, dai toni moderati per una tran tran moderato.
Il supporto da parte di tutti i media ed elites è stato un altro fattore decisivo nella vittoria. Renzi è l'uomo perfetto per riverniciare la palazzina del Palazzo. Ma anche qua, a sinistra, ben pochi si sono fatti la domanda classica: "Perchè il sistema  degli ultimi 20 anni sponsorizza così tanto Renzi, che dovrebbe a parole essere il loro nemico naturale?"
Infine sulla faccenda pesa ovviamente la storia degli 80 € in busta paga. Dopo gli anni con Monti, in cui veniva aggiunta una tassa al giorno, la mossa del premier è sembrata un faro di luce in mezzo alla crisi. Ma anche qua è incredibile osservare come molti non siano posti alcune domande fondamentali tipo:

- Ma se prima i soldi nelle casse dello stato non c'erano, dove li ha presi?

- Dove sta la fregatura? 

Scavando, scavando, si arriva a scoprire le magagne dei famigerati 80 € netti al mese:

1) Valgono solo per 10 milioni di elettori, dipendenti, e de facto sono escluse le partite iva, i precari, gli incapienti, ecc. Insomma sono tarati sulla maggioranza dell'elettorato del PD.

2) Nel corso dei prossimi mesi verranno mangiati dalla tasse locali (addizionali comunali e regionali), dalla Tasi, Tares, ecc.

3) Le coperture sono molto instabili ed evanescenti. Pochi giorni fa l'europa ci ha richiamato per un buco da riempire di 9 miliardi di €. Probabile manovra nel prossimo inverno, che si rimangerà quel che rimarrà degli 80 €.

4) Era più facile modificare le aliquote irpef, ma l'effetto mediatico non sarebbe stato lo stesso. Così si è creato un ingorgo burocratico. Molti potrebbero sforare i parametri a fine anno, rischiando di doverli restituire tutti con la tredicesima.

Insomma, non è tutto oro quello che luccica. E Renzi lo sa bene, così come sa bene che molti non andranno a verificare i bilanci di famiglia, ma guarderanno solo quel numerino sulla busta paga. Salvo poi essere fregati in futuro.



Sulla breccia

Come si ripete da tempo, i veri cambiamenti richiedono anni, sacrifici e una cambio di paradigma enorme. Cosa che con Renzi, per ora, non si vedono affatto. Perchè al di là delle paroline, del continuo rilancio sulle riforme (una al mese.. ahahaha) e del suo agitarsi in modo simpatico, per sembrare il compagno di banco, nei fatti concreti si vede ben poco. E per quanto riguarda la politica culturale, perno fondamentale per cambiare le cose, siamo letteralmente sulla scia degli ultimi disastrosi 30 anni.
Su Renzi avevamo scritto un articolo tempo fa (http://goo.gl/8k96qH) e i dubbi di allora rimangono intatti ancora oggi... anzi soprattutto ora che ha vinto queste elezioni inutili.

Paradossalmente questa vittoria potrebbe far malissimo al premier. Con tutta l'orgia mediatica che lo circonda, potrebbe montarsi la testa, dato che è narcisistico di suo. Inoltre questo risultato ha alimentato delle aspettative enormi nei suoi confronti, dato che parecchi dei suoi elettori si aspettano la rivoluzione, il ritorno del boom economico e altre illusioni dure a morire. Renzi ha promesso troppo per i poteri che ha... come un consumato giocatore di poker ha alzato la posta alle stelle. Ora si tratta solo di capire chi andrà a scoprire il bluff.

Edward Green

P.s lunedì in arrivo il terzo e ultimo articolo sulle europee!


martedì 3 giugno 2014

DELEGITTIMAZIONE - EUROPEE PART I

Partiamo da una semplice immagine...



E' l'elenco del tasso di astensione dei vari paesi. Come potete bene vedere sono stati alquanto elevati, con punte tragicomiche. Infatti il tasso di partecipazione a queste elezioni europee si attesta al 43,09 %. In poche parole il 57 % dei cittadini non ha ritenuto utile o doveroso votare a queste europee. 
Se una cosa del genere succedesse in Italia, si parlerebbe già di "crisi della democrazia". Invece nel giro di poche ore è calato il silenzio dei media continentali. Meglio non fare notare che il caro europarlamento parte, di nuovo, con una legittimazione popolare esigua e molta dubbia...

Disinteresse e altro

Questa tornata elettorale ha mostrato per l'ennesima volta il disinteresse dei cittadini europei verso le istituzioni UE. 
Sono tante le cause di questo menefreghismo, ma di sicuro pesano principalmente il distacco siderale fra la burocrazia comunitaria e la vita diretta dei cittadini, gli aspetti farraginosi e oscuri dell'europa unita e il poco peso dato alla "visione" o progetto di uno stato federale futuro. La maggior parte probabilmente vede il processo in corso come una costruzione fredda, portata avanti da quattro elites dai contorni poco chiari.
Stupefacente poi è il risultato dei paesi dell'est, di recente ingresso nella UE, dove i tassi di astensione arrivano quasi al 70/80%, insinuando il dubbio che il progetto comunitario sia più una questione di affari per le oligarchie dei suddetti paesi, più che una scelta sentita dei loro cittadini.
Osservando le statistiche non si può far altro che notare la costante discesa della partecipazione popolare, nonostante stavolta sia stato messo in risalto l'ampliamento dei poteri dell'europarlamento (versione depotenziata di un parlamento nazionale) e la possibilità di scegliere un leader chiaro. Possibilità subito buttata nel cestino, a conferma delle menzogne perpetrate dagli eurocrati e dagli stati, e sostituita con l'ennesima e spietata lottizzazione delle nazioni, alla faccia della volontà popolare.
Va segnalato anche questo video idiota prodotta dal parlamento danese, per attirare la gente al voto...


Se si deve arrivare a questo per far votare i propri cittadini, si conferma una sola cosa: siamo alla frutta. Alla frutta con demenza.


Euro-scetticismo

Un segnale interessante di queste elezioni è l'emersione in maniera decisa delle forze euroscettiche e ostili a questa unione europea. Un risultato alimentato dalla crisi in corso dal 2009 e dall'incapacità/idiozia/spietatezza dei tecnocrati comunitari. Ma vediamo la questione per punti:

1) Paradossalmente le istituzioni UE devono ringraziare queste forze, le quali hanno mobilitato un parte dell'elettorato ostile ormai a questa europa. Senza di esse l'astensione avrebbe toccato nuove siderali vette.

2) I risultati più netti vengono dalla Francia e dall'Inghilterra. Nel primo caso c'è stata la vittoria di un partito, il Front National, che fino a pochi anni fa era ai margini della politica francese. Il più incapace presidente della storia francese, Hollande, è riuscito nell'impresa di fare a pezzi il proprio partito, favorendo quello di estrema destra. La vittoria della Le Pen è il frutto della crisi in corso in Francia, che ora inizia a mordere sul serio, e della debolezza degli avversari principali (Ps e Ump), dominati da scarsi personaggi. Questo risultato è una spia importante, ma difficilmente si tradurrà in una vittoria alle politiche per la Le Pen, dove di solito si salda il "fronte repubblicano".
In Inghilterra, tradizionalmente fredda verso il grande disegno europeo, ha vinto il partito (Ukip) più ostile alle istituzione comunitarie, il quale spinge per l'abbandono della UE. Anche in questo caso si saldano questioni nazionali (il pessimo governo di Cameron e quel branco di falliti laburisti guidati da Miliband) allo scetticismo inglese verso quel incasinato blocco burocratico chiamato UE.

3) Vanno segnalate la vittoria della sinistra euro-scettica Syriza in Grecia e l'ulteriore crescita dei neonazisti di Alba Dorata, a conferma della politica idiota/suicida adottata dalla Troika con il paese ellenico. 

4) Anche in paesi considerati estremamente avanzati a livello di civiltà, apertura e diritti umani, dilagano le forze di estrema desta, come in Danimarca e in Austria....


Una cosa è certa: di sicuro queste elezioni non cambieranno l'assetto della politica continentale. Nonostante l'ascesa delle forze euroscettiche, il grosso del voto è stato preso dalla grande futura coalizione Pse-Ppe, la quale può contare su i grandi partiti socialisti e popolari, che hanno tenuto in svariati paesi, con vittorie nette in Germania, Italia, Ungheria (anche se questo è un caso particolare, dato che Orban è sempre stato scettico verso le lezioncine dei commissari comunitari).

La UE non scalda i cuori. Non scalda gli animi. Ed è sempre più delegittimata agli occhi del cittadino europeo, il quale preferisce fare altro, piuttosto che stare a seguire le diatribe di un "mondo" lontano.

Un "mondo", che nel caso di una prossima violenta crisi, non sopravviverà.

Edward Green



p.s Venerdì uscirà il seguito: Renzi al Potere - europee part II

Cinema VERO: Ultimatum alla Terra


Inauguriamo la nuova rubrica cinematografica con qualche parola su un'opera datata 1951 e diretta da Robert Wise. Non ho mai il visto il remake di qualche anno fa con Keanu Reeves. Non ho ricevuto pareri unanimi su di esso, probabilmente ci dedicherò una serata prima o poi.
La versione originale, indipendentemente da questo, è un film che non dovrebbe mancare a nessuna appassionato. In sintesi, la vicenda inizia quando un velivolo "astrale" entra nell'atmosfera terrestre e si dirige verso la città di Washington DC. 
La nave atterra nel parco cittadino, scatenando il panico tra la popolazione ... che però dopo poco torna incuriosita a osservare il disco volante ante litteram, attorniato dall'esercito. Dalla nave scende,  appropriatamente, un "uomo astrale" (indistinguibile da noi, se non per alcune stravanganze nei suoi parametri biologici scoperte solo dopo approfonditi esami medici) accompagnato di un misterioso automa. L'uomo astrale dichiara di essere latore di un messaggio per i leader della Terra, anzi per i popoli della Terra; i terrestri reagiscono secondo la tradizione della loro millenaria civiltà, ovvero con violenza cieca e immotivata ... Ciononostante, il messaggio non si perderà, anzi.
Per quanto siamo abituati a considerare la fantascienza uno dei generi maggiormente soggetti alla presenza massiccia di clichè, peraltro variabili nelle epoche storiche (dagli insetti anni '50 ma anche anni '80, alle menti alveare degli ultimi tre lustri, come alla decadenza "ottantiana" di un trentennio fa) questo film in apparenza devoto ad essi (il disco volante, la tecnologia superiore, il messaggio di una civiltà superiore) si colloca in realtà molto oltre. Se è vero che il mezzo del cinema fantastico in generale è esorcizzare le paure umane, qui il risultato è sublimato e va semplicemente "oltre" la paura: razionalizza estremamente la narrazione lasciando quasi di sfondo il tema fantascientifico. Il tema vero infatti, non è la risoluzione di un qualche dilemma o terribile guaio immediato (come la classica legione agguerrita pronta a radere al suolo la nostra problematica civiltà). Il tema vero è, ed è straordinario come, se ci si pensa, non è veramente un tema portante dei
successivi decenni di cinema fantascientifico, cosa ci verrebbero a comunicare dallo spazio, se ne avessero necessità? Ci verrebbero a comunicare, semplicemente, che i nostri progressi tecnologici mettono a repentaglio la pace nella galassia. E che quindi i popoli della Terra devono pensarci, e prendere provvedimenti.
Il film che scaturisce da questa essenziale idea è eccellente in una serie di qualità che oggi fatichiamo a recepire. La chiarezza e linearità della trama. L'estremo realismo delle reazioni umane, e non a caso uno dei caratteri chiave della storia è un bambino. E di fondo, non può mancare, l'ottusità dei governanti e l'inevitabile
incapacità di realizzare un messaggio tanto lineare (solo per quest'ultimo aspetto, il film dovrebbe essere ancora oggi in programmazione obbligatoria perlomeno settimanale su qualunque rete televisiva-e non a caso il vero messaggio chiave dell'uomo astrale è "Da noi, la stupidità è stata BANDITA"). 
Per finire, il pregio massimo di questo film è la capacità, essendo uscito in periodo di TOTALE psicosi da guerra fredda, di proporre un messaggio che va ben oltre. Non esito a dire che potrebbe essere rappresentato oggi senza perdere di forza narrativa; la narrazione è perfetta, a ben vedere, ancor di più, per il mondo moderno, dove non va più di moda, ad esempio, ricordare che le armi atomiche e non solo proliferano senza controllo. Ed almeno una lezione che la Storia ci ha insegnato dovrebbe essere che la proliferazione delle armi è la premessa pressochè sicura al loro utilizzo.
Non vado oltre, non posso che terminare consigliandovelo caldamente. E semmai, di farmi sapere cosa ne pensate.

buona visione
Toe Cutter


domenica 1 giugno 2014

TAVOLA CALDA: Da malato a guaritore, la storia di Mario dalla Torre






Attenzione, stiamo entrando in un’area mistica.


Certe volte si incappa in storie umane che non possono non essere raccontate.

Questo articolo può suscitare alcuni dubbi: << Ma è tutto vero? Siamo sicuri che sia così?>>. Poco importa trovare una risposta assoluta quando ci si trova davanti ai fatti. 

Qualche settimana fa ho assistito ad una conferenza al Centro Olistico su un’esperienza di risveglio dal coma. Il relatore  si chiama Mario Dalla Torre ed è un vero  e proprio portatore di pace. Faceva il grafico a Milano fino al 1990, poi, dopo un brutto incidente, si è trovato in coma, è uscito dal corpo, scoprendo uno stato di estrema beatitudine. Ha iniziato così un cammino che lo ha portato ad essere un guaritore bioenergetico/spirituale, ovvero una persona che operando sulle energie sottili, porta ad una presa di coscienza vera e propria  da cui scaturisce la guarigione del paziente che gli si affida.
Non serve credere o meno, ascoltare è sufficiente. 

La parola a Mario.

 Incomincio con una domanda di rito: te la senti di ripercorrere a parole la tua esperienza?
 Un nebbioso pomeriggio di novembre, ebbi un grave incidente stradale che avrebbe in seguito cambiato profondamente la mia esistenza in questa vita.
Evidentemente doveva accadere. Tutto era pronto perché questo potesse succedere.
Più avanti avrei compreso che tutti gli anni precedentemente vissuti e tutte le esperienze pregresse erano semplicemente un lungo periodo di apprendistato, di preparazione durato ben trentacinque anni, propedeutico al grande evento: al momento del grande cambiamento, alla fase numero due della mia esperienza terrena.
Un tremendo impatto frontale tra due auto e accadde il nulla, ovvero il Tutto.
Il mio corpo fisico venne impietosamente massacrato tra le lamiere delle mia vettura, ed entrai in coma profondo.
 Mi trovai improvvisamente in viaggio ad una velocità vertiginosa. O meglio, la sensazione era di essere fermo e che tutto mi venisse incontro. Come quando viaggiamo in treno e abbiamo l’impressione di essere immobili e che sia tutto il paesaggio a sfilarci accanto.
In realtà tutto scorreva intorno a me, di lato, di sopra e di sotto.
Erano tutte immagini della mia vita, senza ordine cronologico, come mescolate alla rinfusa. Un filmato senza capo né coda, come fosse creato da un regista apparentemente pazzo.
 Mi veniva incontro con la dirompenza di un acquazzone,  eppure, di questa cascata, riuscivo a coglierne ogni goccia, ogni dettaglio, tutte le sfumature.
Riconoscevo tutte le situazioni, le collocavo istantaneamente nel loro giusto spazio-tempo.
E comprendevo il loro vero significato. Mi era chiaro il senso profondo degli accadimenti, provavo un’intensa emozione, ma non nostalgia.
Mi appariva tutto come una sorta di storia d’amore. Non v’era nulla di stonato, di fuori posto, in quei frammenti di vita trascorsa. Niente che avrei desiderato cambiare.
Intuivo la trama sottile che univa tutte le situazioni e ne sperimentavo la bellezza della sublime regia.
Non ho idea di quanto tempo sia durata questa meravigliosa esperienza di fulminea rivisitazione della mia esistenza.
Subito dopo ebbi la chiara percezione che i miei sensi si stessero dilatando, andassero espandendosi smisuratamente, come per far entrare sensazioni sconosciute e mi sentii contemporaneamente pervaso da qualcosa che è impossibile descrivere: uno stato di essere che è completamente inesprimibile.
Le emozioni che normalmente sperimentiamo. come la rabbia, il dolore, la gioia, scomparvero completamente e irruppe, avvolgendomi, una grande, immensa e indefinibile sensazione di amore.
Fui immerso in uno sconfinato senso di pace, di benessere, di felicità, di amore incredibile.
Un amore come mai l’ho conosciuto, un amore ‘universale’, come se sperimentassi l’infinito, la percezione di entrare in ogni cosa, in tutto ciò che esiste. Sentivo che tutto era ‘intero’, in assoluta armonia; che non esisteva separazione.
Per la prima volta in vita mia mi sentii amato in una maniera spaventosamente profonda, tale da avere l’impressione che tutto ciò che esisteva non fosse nient’altro che amore.
Non ci sono parole che possano minimamente descrivere questa esperienza. Tutto ciò fu semplicemente e totalmente indescrivibile.
Fu come un profondo abbraccio d’amore con l’Universo, una viscerale connessione con il Tutto, con Tutto Ciò Che è’, una meravigliosa consapevolezza di sentirmi Uno e Tutto. Sentii che, sicuramente in sincronicità con lo schianto stradale, ero uscito dal mio corpo fisico e abbandonando quell’involucro inanimato, ho varcato quel confine invisibile che portava dall’Altra Parte”.
 Ma chi è che va dall’altra parte? Io? E chi è quel corpo esanime nell’abitacolo contorto? Sicuramente ancora io. Ma ora sono senza corpo, finalmente sono ciò che sono veramente.
Pura coscienza. Pura essenza. Puro spirito. Ero in una situazione di spazio-tempo al di là di tutto quello che conosciamo e sperimentiamo con i nostri limitati ed illusori cinque sensi fisici.
Non era un luogo. Non c’era niente. Ma non mancava niente.
Non c’era bisogno di niente. Era pura assenza di bisogni.
E io c’ero. Sapevo di essere li. Sapevo di essere io. Non avevo il corpo. Non avevo bisogno del corpo. Ero niente, o ero Tutto? Non mi chiedevo dove fosse il mio corpo. Ero assenza di domande.
Come potrei descrivere questa condizione?
Non si può descrivere. Fa parte di qualcos’altro, di un altro mondo. Ero consapevole di essere all’infuori del mio corpo. Una meravigliosa esperienza atemporale e al di là dello spazio
 Quello che noi indichiamo come qui, laggiù, sopra, sotto, era semplicemente un ‘ovunque’ e l’adesso, il prima, il dopo, era diventato un ‘sempre.
Sì, dissolti gli istanti e gli spazi, avevo la meravigliosa percezione di essere nel ‘sempre e ovunque’. O meglio, il ‘sempre e ovunque’ ero io. E sentivo che ero dappertutto nello stesso istante. Non si può comprenderlo con le parole.
 Percepivo una Chiarezza (non la chiamerei luce, era molto di più), una chiarezza che era sì una sorta di piacevolissima luminosità, ma che era anche una chiara comprensione di tutto (ma non vi so spiegare cosa significhi quel tutto).
Questa luminosità era come un Pensiero, una Mente che pensava a me con amore.
Mi comunicava che tutto è amore.
 Contemporaneamente avvertivo un odore, un profumo. Ma non era né odore, né profumo. Non era qualcosa che si può banalmente sperimentare con l’olfatto.
Era qualcosa di gradevolissimo che permeava tutto, ma che con il nostro corpo fisico non potremmo mai sperimentare.
E ancora,  allo stesso tempo,  ero pervaso da una sensazione di Amore profondissimo, incommensurabile, continuo, consapevole, ininterrotto.
Ma tutto quello che è ancora più difficile da trasmettere è che questa Comprensione Luminosa, questo Profumo Consapevole e questo Amore Compassionevole, erano semplicemente la stessa cosa, un’unica cosa.
Immensa, infinita, inspiegabile, impronunciabile: un orgasmo cosmico.
Ed è in questa situazione di straordinaria beatitudine che rincontro mia nonna, morta ormai da più di 30 anni.
La sentivo e percepivo avvicinarsi a me (ma io dov’ero?). Non aveva un viso né un corpo, ma io la vedevo.
Mi sorrideva, mi abbracciava e io mi sentivo profondamente amato. Mi appare una moneta da cento lire.
Poi lei che chiede: Ti ricordi di quel nostro segreto?
 “Si, nonna”- rispondo “Quand’ero ragazzino e venivo a farti visita ogni settimana, mi regalavi cento lire.
-“Come allora, sei venuto di nuovo a farmi visita. Ma questa è una visita speciale; resteremo un po’ insieme anche se non potrai restare a lungo qui.
Ti spiegherò perché sei venuto a trovarmi e ti parlerò di cose che non conosci e che ti saranno utili per quando tornerai a riprendere il tuo percorso terreno che non è ancora compiuto e che cambierà profondamente. Guarirai per guarire.
Comprenderai che tutto ciò che ti è accaduto finora è servito per prepararti a realizzare ciò che farai.
Non distrarti per non crearti inutili disagi e pesantezze. Non dovrai e non potrai scrivere né riferire quello che ti dirò, perché lo ricorderai quando sarai pronto, al momento opportuno, né prima, né dopo.
 Mentre mi giungevano queste ‘informazioni’, avevo l’impressione di essere tutt’uno con questa coscienza rappresentante la nonna, di essere la stessa cosa, un’unica essenza spirituale.
Come fossi io stesso a parlare a me stesso. Alla fine di questa straordinaria esperienza, tutto si dissolse: chiarezza, profumo, sensazione di amore.
Sotto di me ‘vedevo’ chiaramente un ambiente ospedaliero, che più tardi comprenderò essere una sala di rianimazione.
E su un lettino, attaccato a dei rumorosi macchinari c’ero io. O meglio, il mio corpo, profondamente ferito, immobile, in apparente assenza di segni di vita. Sapevo che quel corpo era mio, o che mi era appartenuto, ma non provavo nessuna emozione nel vederlo. Lo guardavo con atteggiamento distaccato, disincantato.
Non mi chiedevo affatto come potessi essere qui e anche laggiù, su quel letto. Essere in due posti contemporaneamente, era come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Ma di una cosa ero certo: non avevo proprio nessuna voglia di rientrare in quel corpo inanimato, per farlo stare in piedi.
Di che cosa si occupa un Guaritore Spirituale?
La guarigione è sempre spirituale perché ciò che accade nel corpo fisico non è altro che il risultato finale di un processo iniziato nelle coscienza (c’è nella parte non fisica del nostro essere). Il corpo mostra l'effetto di una causa interiore. Diceva Platone: non si può guarire il corpo senza guarire l'anima.
 Ti capita di incontrare persone scettiche rispetto a questo tipo di esperienza? Come fai a convincerle?
Certamente. Io stesso ero scettico riguardo a questo tipo di esperienza che non attiene all'ordinario. Ma io non devo convincere nessuno su quanto ho sperimentato. Ognuno ha il diritto di credere a ciò che vuole.
 La società occidentale è invasa da squilibri emotivi come lo stress o la depressione. È possibile guarire da questi squilibri senza ricorrere ai farmaci? E se si, come?
Il farmaco, come il medico, cura, ma non può guarire. La guarigione è una cosa diversa. Si guarisce solo se si rimuove la vera causa che ha creato  la malattia, che non è nel corpo, ma nella coscienza. La malattia sia essa  fisica o psichica o mentale rivela che da qualche parte nella mia vita qualcosa non sta funzionando. C'è una tensione nella mia coscienza corrispondente a un preciso aspetto della mia vita che deve essere risolto. Se risolvo quell'aspetto, attivo la mia autoguarigione.
È vero che la sofferenza, se vista con il giusto punto di vista, può essere utile per la crescita interiore di un individuo?
Sì, se ne comprendiamo il vero motivo, ma non è facile perché non ci viene insegnato nella nostra cultura occidentale. Per fortuna possiamo evolverci anche in assenza di grandi dolori o sofferenze se riusciamo a comprendere il vero significato  dell'esistenza attivando un percorso di conoscenza interiore  che attiene alla nostra essenza spirituale. Noi non siamo il corpo che mostriamo e possediamo, ma siamo esseri spirituali in viaggio verso casa, momentaneamente in un corpo fisico.

Come mai ad un certo punto della tua vita hai deciso di andare in India? Che cosa ti ha lasciato quel tipo di esperienza?
Dopo il mio coma, aver incontrato maestri spirituali molto evoluti, mi hanno aperto alla conoscenza di me stesso e a guardare alla realtà con nuovi occhi.  A comprendere che nessuno di noi è qui per caso o per sbaglio, ma che tutti abbiamo una missione da compiere in questa vita con questo corpo. E che ognuno di noi fa esattamente le esperienze che deve fare per la sua evoluzione.


Credi nella reincarnazione?
In India si chiama 'Trasmigrazione delle Anime'. Io credo che esista una sola vita che è la vita eterna, all'interno della quale dobbiamo fare molte esperienze ed assumere molti ruoli per imparare. Quando abbiamo imparato, siamo arrivati a Casa, alla Fonte, all'Unità, alla Conoscenza. Che molti chiamano Paradiso. Tutti arriveremo lì, chi prima, chi dopo, ognuno con il suo treno, ognuno con i suoi tempi. Vita dopo vita.

 Hai delle letture da consigliare per chi volesse approfondire la propria interiorità?
No. Chi vuole approfondire la propria interiorità trova quando è il momento le letture che gli servono e che sono adatte per il suo livello spirituale. Non dovrà cercarle, perché saranno loro a raggiungerlo. Quando è il momento. Né prima, né dopo.
 Senza risultare invadente, qual è la tua giornata tipo?
Non esiste una giornata-tipo. Ogni giorno è nuovo e diverso, come per tutti. Lascio che sia la giornata ad occuparsi di me. Ogni giorno è presente ed esiste solo quello. E decido di fare quello che sento essere giusto per me, cercando di andare nella direzione in cui le cose hanno la tendenza ad accadere, senza aspettative, ma sperimentando quello che accade.
E per finire, una curiosità: nella tua vita precedente al coma suonavi la batteria in un gruppo. Che musica facevi? Quali sono i tuoi gruppi di riferimento?
Facevo parte di uno dei tantissimi gruppi che esistevano in quei formidabili anni sessanta. Naturalmente copiavamo le canzoni delle band più in auge allora (Beatles, Rockes. Nomadi e mille altre). I Beatles sono stati gli apripista di quel genere. Unici e irripetibili. Erano spiritualmente ispirati. Non a caso sono andati in India per evolversi musicalmente. La canzone simbolo è Image di John Lennon. (Immaginare un mondo nuovo...)


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