Inauguriamo la nuova rubrica cinematografica con qualche parola su un'opera datata 1951 e diretta da Robert Wise. Non ho mai il visto il remake di qualche anno fa con Keanu Reeves. Non ho ricevuto pareri unanimi su di esso, probabilmente ci dedicherò una serata prima o poi.
La versione originale, indipendentemente da questo, è un film che non dovrebbe mancare a nessuna appassionato. In sintesi, la vicenda inizia quando un velivolo "astrale" entra nell'atmosfera terrestre e si dirige verso la città di Washington DC.
La nave atterra nel parco cittadino, scatenando il panico tra la popolazione ... che però dopo poco torna incuriosita a osservare il disco volante ante litteram, attorniato dall'esercito. Dalla nave scende, appropriatamente, un "uomo astrale" (indistinguibile da noi, se non per alcune stravanganze nei suoi parametri biologici scoperte solo dopo approfonditi esami medici) accompagnato di un misterioso automa. L'uomo astrale dichiara di essere latore di un messaggio per i leader della Terra, anzi per i popoli della Terra; i terrestri reagiscono secondo la tradizione della loro millenaria civiltà, ovvero con violenza cieca e immotivata ... Ciononostante, il messaggio non si perderà, anzi.
Per quanto siamo abituati a considerare la fantascienza uno dei generi maggiormente soggetti alla presenza massiccia di clichè, peraltro variabili nelle epoche storiche (dagli insetti anni '50 ma anche anni '80, alle menti alveare degli ultimi tre lustri, come alla decadenza "ottantiana" di un trentennio fa) questo film in apparenza devoto ad essi (il disco volante, la tecnologia superiore, il messaggio di una civiltà superiore) si colloca in realtà molto oltre. Se è vero che il mezzo del cinema fantastico in generale è esorcizzare le paure umane, qui il risultato è sublimato e va semplicemente "oltre" la paura: razionalizza estremamente la narrazione lasciando quasi di sfondo il tema fantascientifico. Il tema vero infatti, non è la risoluzione di un qualche dilemma o terribile guaio immediato (come la classica legione agguerrita pronta a radere al suolo la nostra problematica civiltà). Il tema vero è, ed è straordinario come, se ci si pensa, non è veramente un tema portante dei
successivi decenni di cinema fantascientifico, cosa ci verrebbero a comunicare dallo spazio, se ne avessero necessità? Ci verrebbero a comunicare, semplicemente, che i nostri progressi tecnologici mettono a repentaglio la pace nella galassia. E che quindi i popoli della Terra devono pensarci, e prendere provvedimenti.
Il film che scaturisce da questa essenziale idea è eccellente in una serie di qualità che oggi fatichiamo a recepire. La chiarezza e linearità della trama. L'estremo realismo delle reazioni umane, e non a caso uno dei caratteri chiave della storia è un bambino. E di fondo, non può mancare, l'ottusità dei governanti e l'inevitabile
incapacità di realizzare un messaggio tanto lineare (solo per quest'ultimo aspetto, il film dovrebbe essere ancora oggi in programmazione obbligatoria perlomeno settimanale su qualunque rete televisiva-e non a caso il vero messaggio chiave dell'uomo astrale è "Da noi, la stupidità è stata BANDITA").
Per finire, il pregio massimo di questo film è la capacità, essendo uscito in periodo di TOTALE psicosi da guerra fredda, di proporre un messaggio che va ben oltre. Non esito a dire che potrebbe essere rappresentato oggi senza perdere di forza narrativa; la narrazione è perfetta, a ben vedere, ancor di più, per il mondo moderno, dove non va più di moda, ad esempio, ricordare che le armi atomiche e non solo proliferano senza controllo. Ed almeno una lezione che la Storia ci ha insegnato dovrebbe essere che la proliferazione delle armi è la premessa pressochè sicura al loro utilizzo.
Non vado oltre, non posso che terminare consigliandovelo caldamente. E semmai, di farmi sapere cosa ne pensate.
buona visione
Toe Cutter
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