domenica 28 settembre 2014

MA COME E' BELLA LA MIA CITTA'!


Nella mia gloriosa città* (Castelletto Ticino) recentemente sono stati aperti altri nuovi, nuovissimi centri commerciali riuniti sotto l'entusiasmante titolo "parco dello shopping" (http://goo.gl/0bRfga). 
Per chi non lo sapesse, negli ultimi 20/30 anni, l'area del paese connessa al Sempione è stata pian piano adibita ad uso commerciale, generando la crescita di numerosi poli commerciali di tutti i tipi, dall'alimentare, all'elettronica fino all'abbigliamento, tanto che la suddetta zona viene chiamata in modo dispregiativo "la Las Vegas dei poveri"...
Negli anni 2000 questa mania cementatrice ha conosciuto un aumento esponenziale, finendo per consumare tutto quello che si poteva consumare a livello di suolo, distruggendo definitivamente l'ultimo pezzo di bosco sulla Statale Sempione. 



Ora possiamo ammirare gli ennesimi negozi, che in un'analisi attenta risultano dei doppioni di negozi già presenti. Per l'elettronica nel raggio di 200 metri possiamo scegliere fra l'Unieuro e il Mediaworld. Per l'abbigliamento c'è l'imbarazzo della scelta fra Piazza Italia, Max Factory, Conbipel, ecc. Per chi vuole gustarsi varie specialità di carne, nel raggio di 2 km può scegliere addirittura 3 posti + 2 fast Food. E così via (tralasciamo i supermercati, perchè se no l'elenco si allunga all'infinito...). Questo ovviamente porta a riflettere sulla sostenibilità di tali attività commerciali, a meno di pensare che tutta la provincia di Novara e Varese si riverserà nel nostro povero paese. O forse ci siamo persi un boom economico invisibile... 



A questo punto, visto quello che è successo, bisogna riflettere bene su alcune questioni collegate a questo progetto:

- Alle critiche nei confronti di questo progetto, molti ribattono che comunque si sono creati 200 nuovi posti di lavoro. Ma oltre a guardare il numerino, bisognerebbe concentrarsi sulla qualità del posto di lavoro prodotto. Perchè se da un parte abbiamo una minoranza di manager che più o meno verranno ben pagati, tutti gli altri lavori part time, di apprendistato, ecc, quanto reale apporto daranno alla nostra classe media? 
E' facile creare il lavoro se lo paghi poco e con condizioni precarie, come nella "leggendaria" ripresa americana e in altri paesi europei. Risulta invece diverso creare lavori solidi e di lungo periodo.

- In questo articolo (http://goo.gl/346mor) mi è toccato leggere questa frase: "" Non solo cemento, anche verde: il progetto è stato studiato dal punto di vista dell’inserimento ambientale da Andreas Kipar, esperto noto in tutta Europa. "" Questa parte dell'articolo è in un certo senso sublime per la paraculaggine e la scusante che viene portata per giustificare il progetto, tirando pure in ballo il super-esperto, il quale dovrebbe assicurare mamme e bambini sull'impatto ambientale del "parco delle inutilità". Ma vogliamo veramente paragonare quattro alberelli incastrati nei parcheggi con un bosco? Siamo giunti a questo livello di idiozia** ?
Il Sempione è una della strade più trafficate d'Italia e l'apertura di altri centri porterà inevitabilmente ad un traffico maggiore, con ancora più inquinamento, senza dimenticare l'asfalto e il cemento che hanno devastato il nostro territorio.
E' inutile che il comune di Castelletto Ticino si lamenti dell'aeroporto di Malpensa, quando le sue giunte di centro-sinistra hanno avallato questo scempio nel corso degli anni passati, con vari rimpalli fra provincia e regione. Abbiano almeno la decenza di stare zitti.

- La mia ultima riflessione la dedico ad una questione più generale; in nome del progresso, della crescita, dell'economia, dei consumi e chissà cos'altro, stiamo sacrificano natura, benessere, territorio e la nostra salute (mentale e psichica). Questi centri commerciali sono solo gli ultimi arrivati di un processo che va avanti da decenni e che ha divorato il Bel Paese. 
A questo punto, mentre i nostri politici ripetono i soliti mantra, chiedo: esiste un limite? Oppure finiremo tutti inglobati in un'unica metropoli come New York, Londra, Shangai, ecc? 

Le nostre leadership, imprigionate nell'effimero presente, eviteranno sempre la risposta. Molti cittadini, distratti dal luccichio delle carabattole tecnologiche, cacceranno via l'angoscioso pensiero in fretta e furia. A quei pochi altri che invece continuerà a rimbombare in testa, spetterà il compito di sistemare ed elaborare soluzioni. Perchè il tempo è scaduto. E il nostro Sistema non reggerà. 

- Non esiste la crescita eterna. -

Edward Green

* Castelletto Ticino non è una città, ma un paese. Però ho preferito utilizzare lo stesso il termine "città", perchè facendo un giro sul sempione, specialmente di notte, non si può non notare l'aurea spettrale e inquietante tipica dell'hinterland milanese e dei grandi conglomerati urbani.


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