giovedì 12 dicembre 2013

FORCONI, FACEBOOK E VITALITA'


In questi giorni sta andando in scena la protesta dei "Forconi", così come è stata ribattezzata dai media. In verità i "forconi" inizialmente erano un gruppo di protesta siciliano che riuniva commercianti, ma soprattutto auto-trasportatori, i cui leader erano sospettati di essere in combutta con la mafia. Sono diventanti famosi nel 2012 con svariate manifestazioni in Sicilia contro il caro-prezzi e l'aumento delle accise.
Nel 2013 la situazione è decisamente cambiata, specialmente in questi ultimi tre giorni. Se la protesta inizialmente è stata ispirata dal gruppo originario e da diversi attivisti al nord, appartenenti al mondo delle piccole imprese e partite IVA, successivamente si è unito di tutto nelle manifestazioni, tanto che è diventato difficile fare un elenco dei vari gruppi che hanno inscenato scioperi, sabotaggi, tafferugli o semplici cortei in giro per l'Italia. In sintesi potremmo dire che all'interno troviamo: partite Iva, piccoli commercianti, autotrasportatori, studenti, grillini, contestatori di Equitalia, disoccupati, movimenti di estrema destra, movimenti di estrema sinistra, centri sociali, No Tav, Ultras, ecc, ecc. Un galassia estremamente eterogenea, che ha portato addirittura estremisti rossi e neri insieme nelle proteste: http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/tutti-contro-il-palazzo-neri-rossi-e-ingrigiti-tutti-insieme-appassionatamente-per-la-protesta-68188.htm

Bisogna ovviamente sfatare alcune semplificazioni che sono state fatte dai media in questi giorni:

- Definire il movimento dei "Forconi" fascista è una semplificazione che non funziona. Dentro c'è di tutto e la stra-grande maggioranza non ha nulla a che fare con fascismi et similia. I gruppi all'interno che si richiamano a quella ideologia sono Casa Pound e Forza Nuova, più diversi cani sciolti. Una minoranza, che ha deciso di sfruttare la protesta per visibilità e propri fini. Inoltre, mio parere personale, consiglierei alla sinistra di andarci con i piedi di piombo con le accuse di fascismo, dato che a furia di dare del "fascista" a tutti hanno squalificato il termine e resa l'accusa assolutamente inutile, se non fastidiosa di fronte alla maggior parte dell'opinione pubblica italiana.



- Il movimento non ha un centro direzionale compatto e questo spiega il caos, le infiltrazioni, oltre che certi episodi estremamente gravi. Lasciando perdere i soliti tafferugli, o le comiche risse fra forconi e tifosi olandesi (http://goo.gl/g7SHzR), gli episodi sicuramente più inquietanti sono le minacce ai negozianti e la minaccia di bruciare i libri di una libreria. In questo caso sarebbe necessario una presa di posizione forte da parte degli organizzatori (sempre che riescano a mettersi d'accordo dato che non si capisce chi comanda...) ed una rapidità ed efficienza da parte delle forze dell'ordine nel reprimere i soggetti criminali.



- Grillo e Berlusconi, due leader che hanno un naturale fiuto per sfruttare certi eventi e cogliere il malumore della piazza, ovviamente si sono dati da fare per manipolare a proprio vantaggio gli eventi. Il primo ha sfruttato l'episodio chiaro-scuro dei poliziotti che si levano i caschi. Il secondo ha deciso di andare a colloquio con i "forconi". Quali, non si sa...

L'unica cosa certa di questo casino è che di sicuro non ci sarà una rivoluzione "francese" in Italia. Al massimo si andrà avanti a sabotaggi, tafferugli, blocchi del traffico, ecc, ecc. 

Ma la protesta dei "forconi" mi ha portato a fare una piccola riflessione personale, suggeritami da un'amica: <<almeno loro mostrano vitalità, nel bene o nel male>>. 
Ecco, questa frase mi ha lasciato un dubbio atroce. E' ovvio che la protesta caotica dei forconi non porta da nessuna parte, così come precedentemente hanno fallito migliaia di proteste, di qualsiasi forza politica. Eppure mi sono venuti in mente tutti quelli che ancora mostrano vitalità in questa nazione. Che mostrano rabbia. Che si impegnano, o nell'associazionismo, o nei partiti o nelle istituzioni. Che si impegnano a scrivere, a recitare e a divulgare le loro idee, passioni, visioni, giuste o sbagliate che siano.
E poi mi sono venuti in mente tutti quelli che non si impegnano in niente. O al massimo si lamentano su Facebook. Il dannatissimo Facebook, di cui tutti ormai siamo dipendenti, chi più, chi meno. Chi è peggiore o migliore fra i primi o i secondi? Si può credere davvero che basti una crocetta ogni 5 anni per cambiare le cose? Basta questo per dare il proprio contributo alla comunità? Oppure basta postare un'immagine o un commento su Facebook per far ragionare la gente? 

La vitalità è una delle chiavi più importanti di una società... Una società vecchia e apatica è solo carne da macello per il Sistema.



Green

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