martedì 14 gennaio 2014

IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI


" Il migliore dei mondi possibili " E' una delle definizioni simbolo del nostro sistema di vita. Il dogma per eccellenza che si è instaurato con l'avvento della modernità, del positivismo scientifico, con l'industrializzazione e il progresso tecnologico.
Nonostante innumerevoli critiche e tesi contrarie, nessuna elite ha osato mai mettere in discussione le fondamenta di questo modello. Anche perchè se la retorica mass mediatica è tutta basata sulla società del benessere e sulla felicità derivante dall'accumulo di materia, diventa un pò difficile per la mediocre classe al potere rimettere in discussione gli "ipse dixit" della Modernità.
Eppure nel XXI sec. dovrebbe essere ormai chiaro, non a tutti, ma ad almeno una parte, che qualcosa di profondamente oscuro e marcio si nasconde sotto l'orgia di prodotti e meraviglie del mondo civilizzato. 
In Italia, uno dei paesi più industrializzati e civili dell'Occidente, il 43,2 % della popolazione soffre di disturbi mentali e neurologici.* Qualcosa come 17 milioni di persone stanno mentalmente male all'interno di questo modello di vita e oltre il 60 % degli italiani ha sofferto di disturbi. Le cose nel resto del pianeta civilizzato sono più o meno simili. 
Alcuni sono soliti obiettare che queste percentuali esistevano anche 50 anni fa e che semplicemente non esistevano i metodi e le diagnosi per rilevare le malattie mentali. Costoro o mentono sapendo di mentire oppure non vogliono accettare il fatto di vivere all'interno di un sistema psicotico. Perchè l'obiezione sopra riportata è una balla, una luridissima balla. 
Basta solo osservare le statistiche degli ultimi 20 anni, quando tutti i manuali (dsm, ecc) ed esperti ad hoc erano già belli presenti. Per non parlare degli aumenti dei suicidi con il decollo della società industriale, il dilagare dell'alcolismo di massa (venuto al mondo con l'industrializzazione orrenda inglese del 1800) e il consumo di droga da parte di milioni di rispettabili cittadini. A tutto questo, si devono poi aggiungere lo stress, le nevrosi, la depressione, i disturbi alimentari, il narcisismo patologico ormai standardizzato e normalizzato, unito ad un consumo folle degli psicofarmaci (i quali insieme all'alcool, alla droga e al consumismo sono diventati il nostro "soma" **).
Ma per aprire definitivamente gli occhi ai fanatici dell'iper-modernità basterebbe fare un piccolo esperimento sociale: abolire gli psicofarmaci e gli psicoterapeuti per un anno. A quel punto si paleserebbe a tutti il vero tragico volto della Modernità. Un volto deformato di un sistema che genera in gran parte infelicità. Un sistema che ha tradito e illuso le grandi promesse fatte al suo decollo, quando sembrava che dovesse portare gloria e felicità ai suoi "servitori".
In verità, come intuì quel genio di Nietzsche ***, siamo diventanti nient'altro che degli schiavi salariati al servizio di un meccanismo completamente fuori controllo. Un meccanismo che prevede una crescita infinita, nel quale consumi e produzione devono volare verso le stelle. In tutto questo, milioni di persone sono state (e sono) sacrificate al moloch della Modernità attraverso l'abbattimento fisico o mentale. Nonostante tutto il nostro gran sapere, i nostri scienziati, i nostri dotti, le nostre università, la nostra intelligenza, non abbiamo imparato niente da una favola come quella di Re Mida.
Ma mentre il Sistema come Icaro, vola verso il suo Sole in questi anni di follie finanziarie, tecnologiche e industriali, in diverse parti del mondo il genio umano si ribella e si prodiga in qualche progetto alternativo, fra il ritorno ad equilibri più sani, la riscoperta delle proprie comunità o quantomeno un tentativo di ammorbidire e riequilibrare il lascito del Progresso, come in Italia: 

Green

** Brave New World di Aldous Huxley
***  Proclamare il diritto all’uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa " F. Nietzsche



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