giovedì 20 febbraio 2014

CHAPTER II - SEGNALI INQUIETANTI


Nel precedente capitolo (http://goo.gl/hgwByo) abbiamo analizzato il nostro modello di vita, osservando che il vero padrone dell'universo è il Sistema tecnologico-industriale. Dalla sua nascita alla piena globalizzazione dei giorni nostri, sono passati diversi secoli. E proprio in questo lungo arco temporale il Sistema ha lanciato dei segnali inquietanti sulla sua natura, sul suo lato oscuro. Ma obnubilati dall'immensa ricchezza materiale che esso produce, pochissimi si sono impauriti, mentre tutti gli altri hanno abbracciato il loro Padrone, senza se e senza ma.


1) La crisi "finanziaria" del 1300

Con il lento crollo dell'Impero Romano e l'avvento del Feudalesimo, i commerci e la diffusione del denaro crollano. Di fronte alla scomparsa dell'organizzazione imperiale e al tracollo del tessuto urbano*, si creano una miriade di piccoli "regni" con al centro il Feudatario e il suo castello, in mezzo al caos dei regni romano-barbarici. 
Questa situazione dura diversi secoli, fino alla lenta svolta nel basso medioevo dopo l'anno 1000. Con il risveglio dei commerci, lo sviluppo sociale/politico e l'apertura di nuove "frontiere" (le crociate) si assiste al ritorno delle città e dei mercati cittadini. Lo sviluppo urbano, soprattutto nel centro-nord dell'Italia, porta alla creazione di una nuova classe mercantile con ramificazioni in mezza europa. Il denaro torna di nuovo a circolare e viene creato l'antenato del denaro cartaceo: la lettera di cambio.
Parallelo a questi cambiamenti, nasce e cresce una sottospecie di sistema bancario con al centro potentissimi mercanti/banchieri, residenti nei rigogliosi comuni della Toscana feudale. E' uno dei primi e più importanti mattoni per le fondamenta del nostro Sistema.
Proprio con l'avvento di questi nuovi mercati e sistemi bancari, si vengono a creare le prime operazioni/speculazioni finanziare. Operazioni che mostreranno tutto il loro devastante potere con la crisi del 1300, quando si verifica il primo grande crash finanziario con al centro i Bardi e Peruzzi, i più potenti banchieri di quel secolo (la storia in sintesi: http://www.linkiesta.it/crisi-mercato-capitalismo-firenze).
Il Sistema mostra il suo lato oscuro per la prima volta e le conseguenze sono devastanti. Ma nonostante ciò, il genio è uscito dalla bottiglia e inizierà la sua micidiale cavalcata per il mondo. Altre crisi nel corso dei secoli successivi seguiranno** fino all'ultima (2007/8) dei giorni nostri. O forse è meglio dire penultima...



2) I danni della rivoluzione industriale

Il 1700/1800 sono i secoli del decollo industriale. In Inghilterra, attraverso ad una serie di condizioni favorevoli e di fronte alla presenza di una potentissima classe mercantile, grazie ai commerci dell'impero britannico, si assiste alla trasformazione e ascesa dei mercanti che diventano lentamente borghesi e imprenditori.
Nel giro di pochi decenni, in seguito alla rivoluzione scientifica, alle scoperte tecnologiche (motore a vapore) e a diversi mutamenti nel sistema politico-economico (rivoluzione inglese in primis) si sviluppano le prime fabbriche (i filatoi meccanici), le estrazioni di carbone e le prime fonderie industriali. Questo enorme processo è aiutato anche dalle varie leggi promosse nel regno inglese, come quelle su i campi aperti, i quali vengono de facto recintati, spingendo la popolazione rurale e contadina nelle città, fornendo così manodopera alle nascenti fabbriche.
La rivoluzione industriale inglese è la più spietata e brutale rispetto alle successive industrializzazioni degli altri paesi europei. A causa di essa, milioni di persone vengono trasformate lentamente in schiavi con un salario bassissimo e sfruttati in condizioni estreme, senza differenze di età (come nei romanzi denuncia di Charles Dickens: http://it.wikipedia.org/wiki/Oliver_Twist).
Lo sviluppo urbano dovuto allo sfruttamento della manodopera, porta alla creazione di nuovi quartieri degradati chiamati Slums (http://en.wikipedia.org/wiki/Slum), in cui la popolazione vive in condizioni penosissime, in mezzo a diffusa povertà e malattie.
Ma oltre allo sfruttamento senza pietà delle fasce povere della popolazione, gli intellettuali e studiosi dell'epoca assistono alla nascita di certi terribili fenomeni dei giorni nostri. In primis l'inquinamento industriale, che dispiega tutta la sua terribile potenza con le industrie a carbone. A seguire l'emergere delle varie nevrosi, che caratterizzano drammaticamente la nostra epoca, fra cui l'alcolismo di massa. Lo stesso tasso dei suicidi aumenta drammaticamente, tanto che uno dei padri della Sociologia, Durkheim, arriverà a scriverci diversi studi sul suicidio. Infine l'avvento della guerra industriale, che dispiegherà tutti i suoi violenti aspetti nel XX sec.



3) Il Terrore francese e lo Stato

Il 1789 è un anno fondamentale per la storia della civiltà occidentale, in quanto fa da spartiacque fra l'ancien regime feudale che va a morire e la lenta nascita dei regimi democratici moderni (insieme ovviamente alla rivoluzione americana e a quella inglese).
Come molte rivoluzioni, quella francese è partita con le migliori intenzioni fra la dichiarazione: http://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_dei_diritti_dell%27uomo_e_del_cittadino, la separazione dei tre poteri, l'abolizione dei vari privilegi medievali e la proclamazione dell'uguaglianza dei cittadini. Ma fra l'ideale e il reale vi è sempre un profondo abisso molto pericoloso. E questo abisso non tarda molto a manifestarsi con tutti i suoi inquietanti elementi. 
La rivoluzione degenera in fretta in nuovo autoritarismo che sfocia nel Regime del Terrore (http://it.wikipedia.org/wiki/Regime_del_Terrore), dove la "revolution" finisce per divorare i suoi figli in spietate lotte per il potere. Si manifesta tutto il potere totalitario dei fanatici ideologici come Robespierre (l'assolutismo della Ragione...), ma soprattutto la potenza repressiva dell'apparato burocratico statale, che emerge con chiarezza in questi anni. Lo Stato, come lo conosciamo oggi, mostra il suo lato freddo, calcolatore e burocratico. 
Inoltre emerge per la prima volta il precursore della "guerra totale", dove il popolo, di solito non coinvolto direttamente nei conflitti se non come vittima dei saccheggi, viene chiamato alle armi per difendere la rivoluzione dalle potenze contro-rivoluzionarie.
Questi semi avariati dispiegheranno i loro effetti principalmente nel XX sec, con il pieno avvento della "guerra totale" nella I e II guerra mondiale, con la ferocia degli stati totalitari, la potenza della burocrazia e tutti gli effetti negativi della Modernità.
Gli uomini di allora si fecero abbagliare dalle luci delle varie rivoluzioni, senza scorgere i pericoli ed effetti collaterali che si portavano dietro, come intuì quel genio di Nietzsche: "" Proclamare il diritto all’uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa  ""



4) I campi di sterminio e l'uomo nuovo

Il lato oscuro del Sistema giunge al suo culmine con i campi di sterminio e i totalitarismi. In ogni epoca si sono assistite a repressioni brutali, stermini e atrocità. Ma con l'Olocausto e i campi di sterminio nazisti si assiste ad una dramma nettamente più profondo e spaventoso. Molti cittadini rimangono stupefatti dalle cifre del massacro, ma in verità l'aspetto più terrificante è la modalità asettica e meccanica con cui si è arrivati ad eliminare milioni di persone. Il simbolo della freddezza dello spietato meccanismo è il codice a barre impresso su i deportati e la continua spersonalizzazione degli uomini imprigionati nei campi. Non più essere umani, ma nemmeno bestie. Solo numeri da eliminare. Vi sono numerosi libri sull'argomento, ma di sicuro uno dei più interessanti è l'opera di Hannah Arendt in cui descrive la natura di un "burocrate" della morte (http://it.wikipedia.org/wiki/La_banalit%C3%A0_del_male).
Ma oltre ai campi di sterminio, nel XX sec si è assistito ai peggiori orrori. Dallo Stato che si è fatto totalitario in varie forme (dai fascismi fino allo stalinismo, passando per il regime comunista di Pol Pot e altri folli sanguinari), fino all'applicazione spietata di teorie "progressiste" volte alla creazione dell'uomo nuovo, attraverso la manipolazione, la propaganda, le imposizioni burocratiche ed economiche (certe "teorie" economiche, applicate, hanno fatto milioni di morti ***).
Nel XX sec. la naturale crudeltà dell'uomo combinata con la potenza dell'apparato industriale-tecnologico ha prodotto drammi mai visti nella storia umana. Drammi che sono stati limitati solo in seguito ai 50 milioni di morti nella Seconda Guerra Mondiale. Ma nel resto del mondo, in determinate zone del pianeta, il Sistema ha continuato a produrre i suoi orrori... e non si sa per quanto ne saremo esenti anche noi, nella progredita Civiltà Occidentale...

Edward Green

Giovedì Prossimo: Chapter III - Democrazia o Oligarchia?



* Basti solo pensare che una città come Roma, che nell'impero era arrivata ad avere un milione di abitanti, si riduce a poche decine di migliaia di cittadini nei secoli successivi alla caduta.

** Consiglio il libro "Questa volta è diverso.Otto secoli di follie finanziarie": http://www.amazon.it/Questa-diverso-secoli-follia-finanziaria/dp/8842816493

*** 1) http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_balzo_in_avanti 2) http://it.wikipedia.org/wiki/Holodomor, per non parlare degli esperimenti economici capitalisti, applicati inflessibilmente nel terzo mondo a partire dagli anni 70 con effetti devastanti.


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