giovedì 27 febbraio 2014

FENOMENI DA BARACCONE: La sindrome del creativo



Che cos’è la “sindrome del creativo”?

La sindrome del creativo, è quella sindrome che una volta mi ha portata a vivere una situazione come questa:

squinzia pseudoIntellettuale:“[…] sono proprio contenta di rivederti Barnum! Tu invece cosa mi racconti di bello? Di che ti occupi?”
Io: “ sto bene, lavoro come educatrice in un area bimbi”
squinzia pseudoIntellettuale:“Maddai! Che cosa caruccia…"
sorrisi di circostanza … Molto imbarazzata dalla sua condiscendenza aggiunsi senza alcuna ragione: “ ah… ultimamente ho anche incominciato a fare qualche foto”. 
Dissolvenza. Fine.

La sindrome del creativo, è quel morbo che ti attorciglia la lingua quando stai per dire: “lavoro come” sostituendolo con unmi occupo di.  Suona meno plebeo. Se qualcuno di voi ad esempio nella vita fa il commesso, la prossima volta che vi chiederanno di che cosa vi occupate, rispondete: mi occupo di commercio al dettagio come store assistant. SBAM! Vedrete che effetto!

La sindrome del creativo, è quel morbo che se nell’arco della tua giornata non hai fatto qualcosa di artistico o qualcosa di socialmente interessante, hai sprecato il tuo tempo e non ti resta che crogiolarti nel qualunquismo.


La sindrome del creativo è una tara della nostra generazione. Immaginiamoci che esista un icona universale, che rappresenti l’uomo tipo della nostra società“Vincente-Attivo-Creativo”. Di questa icona, l’unica cosa che abbiamo capito è che per assomigliargli dobbiamo indossare il suo stesso vestito, magari della collezione autunno/inverno di H&M. 
La nostra idea di realizzazione personale e di creatività è superficiale, non  è che un abito.  Non occorre contestare che tutti, ma proprio tutti ormai,  vogliano suonare, scrivere, fotografare, fare il wedding planner o il designer d’interni. Che ci provino. E’ da contestare il fatto che sia diventato un desiderio collettivo indotto e non sincero.  La creatività è innata e non può essere indotta  e venduta come nuovo status symbol,  un po’ come negli anni novanta era lavorare per l’alta  finanza o in borsa. Non è un livello o un traguardo a cui si può arrivare attraverso un certo  mood o l'ambiente giusto. 

 AUTENTICITA'. E' questo l'unico status symbol al quale tutti dovremmo aspirare per davvero. Perché la creatività fa parte di una dimensione molto intima di ogni essere umano e per ognuno di noi ha una sfaccettatura differente e del tutto personale. E' l'elemento più puro che possediamo. La creatività, quella pura, non ci fa mascherare ogni giorni per somigliare ai nostri sogni.

Barnum


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