martedì 11 febbraio 2014

TAVOLA CALDA: La musica come flusso di coscienza


Intervista all’ Ordine Naturale Delle Cose

Partiamo da un presupposto: non sempre quello che ci passa per la testa può essere facilmente espresso. E’ risaputo, infatti, che i pensieri non seguono una logica ma si accavallano in continuazione. La letteratura tenta di esorcizzare questa tendenza usando la tecnica del flusso di coscienza, che si rivela un’impresa molto complessa. 

Bisognerebbe lasciare scorrere i pensieri nel loro ordine naturale, sicuri del fatto che raggiungeranno presto una consistenza perché lasciati liberi di andare.

C’è un gruppo di Parma, L’Ordine Naturale Delle Cose, che tenta di mettere in atto questo processo attraverso un ep omonimo che riconduce ad un progetto di fusione del noise rock con lo spoken word.

A loro la parola!







L’Ordine Naturale Delle Cose sembra il titolo di un saggio di filosofia. A cosa è dovuta la scelta di questo nome?
Nessun legame con la filosofia, il nome ci piaceva e in più descrive il nostro modo di affrontare/ scrivere i pezzi. Partendo da un’idea li lasciamo liberi di evolversi senza volerli inserire all’interno di un genere.

Con il vostro progetto volete comunicare un messaggio, un’emozione?
Crediamo che qualunque brano comunichi qualcosa a chi lo ascolta poi, se questo qualcosa, coincide con la nostra idea del pezzo tanto meglio. Non ci sentiamo però portatori di messaggi universali.

Che cosa vi ha spinto ha formare questo gruppo? Da che background provenite?
Suonavamo assieme in un altro progetto che però non ci convinceva molto (anche se da subito ci siamo trovati molto bene a suonare assieme). È stato l’ordine naturale delle cose a portare a un cambio di formazione e a quel che siamo ora. Per quanto riguarda la formazione dei singoli si può dire che abbiamo tutti formazioni diverse ma tutti ci ritroviamo nella musica che facciamo assieme.

Avete dei musicisti di riferimento? Ha senso collocarsi ancora in un genere musicale?
Non crediamo abbia senso collocarsi in un genere musicale, detto molto sinceramente troviamo molto limitante il doversi sentire parte di un genere musicale! Non ci poniamo limiti al momento, anche perché ci piace sperimentare, ovviamente l’importante è che i pezzi ci convincano.

Cosa vi ispira nella scrittura dei testi?
I nostri testi nascono da tutto ciò che ci accade nell’arco della giornata, dalla lettura di un libro fino ai fatti quotidiani o qualsiasi altra cosa, detto ciò non per forza devono essere storie o fatti accaduti realmente.

L’arte serve per superare le proprie angosce o, al contrario, si serve di queste per vivere e per creare?          
Dite la verità: questa domanda ve l’ha suggerita Marzullo?! Quello che possiamo dire noi nel nostro piccolo è che arte e questi stati d’animo s’influenzano a vicenda. C’è chi se ne serve per superare le angosce, c’è chi crea attraverso queste. Rimane che se togliamo uno dei due elementi tutto si trasforma in qualcosa di più freddo.

Ispirandomi alla canzone In punta di piedi contenuta nell’ep, vi chiedo quali siano i vostri desideri.
Per il momento il nostro desiderio più grande è senz’altro quello di poter suonare (che è la cosa che più di tutte ci fa stare bene) e portare in più posti possibili la nostra musica.

Qual è il sentimento con cui vivete questa vostra esperienza musicale? Predomina l’ansia, l’entusiasmo o un misto di entrambi?
Siamo molto felici del nostro progetto quindi direi che domina l’entusiasmo, considerando la velocità con cui siamo arrivati alla realizzazione di questo EP per il momento ci sentiamo abbastanza soddisfatti.


Si dice che una canzone non può cambiare il mondo ma almeno può cambiare una persona. Voi cosa ne pensate?
Pensiamo sia molto difficile che addirittura possa cambiare le persone. Sicuramente può cambiare la giornata e l’umore di una persona. Crediamo che non sia comunque una cosa da poco, non sarebbe male arrivare a questo con la nostra musica!

 Dopo questo Ep c’è qualcos’altro in cantiere?
In questo momento vogliamo portare in giro il nostro EP il più possibile ma al tempo stesso stiamo lavorando su nuovi pezzi che più avanti (per il momento non sappiamo quando) saranno presenti su un nostro nuovo lavoro!


Occidente

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