domenica 19 gennaio 2014

IL PECCATO ORIGINALE


Esattamente 14 anni fa moriva in Tunisia Bettino Craxi, l'ex leader socialista fuggito come latitante negli anni 90. Per la generazione che è nata negli anni 80 la sua figura ha assunto un significato alquanto sbiadito (schiacciato dal suo successore Berlusconi), a meno di non essere strettamente interessati alla storia della politica italiana. Per quelli che sono nati negli anni 90 è solo un fantasma di un ancien regime scomparso nel lontano 1992 (quando Mani Pulite scoperchiò la maleodorante prima repubblica.)

                                Congresso Psi - 1978

Eppure la sua figura andrebbe studiata molto attentamente dalle nuove generazioni per capire alcuni mutamenti devastanti che sono avvenuti all'interno, non solo della politica italiana, ma della stessa società italiana. 
Fu proprio Craxi il primo ad intuire e a cavalcare l'ondata culturale che stava per scuotere l'intero Occidente sul finire degli anni 70, quando gli echi degli scontri fra rossi e neri, fra contestatori anti-sistema e borghesia old style andavano scemando, per fare posto alla stagione del riflusso, dell'edonismo, del consumismo e del rampantismo sociale e finanziario (i cui figli sono al potere in questo momento).
Il leader socialista grazie al suo micidiale fiuto politico seppe capire lo spirito del suo tempo e si immerse a pieno regime nel cambiamento, facendosi promotore di una sorta di dinamismo edonistico, votato al superamento delle cupezze ideologiche, per abbracciare in toto i valori dell'imperioso sistema capitalistico occidentale. Infatti nel giro di pochi anni la vera capitale d'Italia divenne Milano - la sede centrale del potere del PSI - con le sue sfilate di moda, le tv private emergenti (su tutte, quelle di Silvio Berlusconi), i ceti rampanti dei nuovi liberi professionisti, gli affaristi che si gettavano nelle speculazioni finanziarie e la voglia di consumismo/edonismo ben rappresentata dalla categoria dei paninari (http://it.wikipedia.org/wiki/Paninaro). Da capitale morale d'Italia divenne la "Milano da bere".

                        Il celebre spot dell'amaro ramazzotti

L'operazione culturale/politica portata avanti da Bettino fu il suo peccato più grave insieme al delegittimazione delle istituzioni della repubblica, i cui riflessi e guasti continuano a ripercuotersi sulla nostra nazione in questi anni. 
La prima mutazione avvenne all'interno del Partito Socialista Italiano, il quale da sempre schierato con gli ultimi e le classi più povere finì per diventare la bandiera del nuovo ceto medio-alto rampante, moralmente iper-corrotto. Più il successo irrideva il PSI, più la feccia arrivista saliva sul carro del vincitore, spesso con risultati grotteschi, tanto che uno dei maggiori esponenti dei socialisti in quegli anni, Rino Formica, se ne uscì con un'affermazione ferocissima per definire l'entourage che circondava i massimi leader socialisti: << una corte di nani e ballerine >>.

                            Documentario sul "pop" del Psi

La seconda mutazione avvenne nella società italiana che venne investita dall'ondata culturale proveniente da oltreoceano (Yuppies et similia) e amplificata dai socialisti (con il codazzo degli altri partiti) tramite i vari media, ma soprattutto le televisioni commerciali di Berlusconi (il quale da bravo allievo ne trarrà i vantaggi negli anni 90).



Questo ovviamente comportò dei prezzi pesantissimi che portarono nella fossa la Prima Repubblica. Sicuramente il lato oscuro delle tangenti presenti nella partitocrazia si andò ad ingrossare a partire dagli anni 70 per culminare in un sistema para-mafioso negli anni 80. Craxi che voleva competere nell'oscuro agone del potere allora dominato dalla Democrazia Cristiana e dal Partito Comunista, non si fece problemi a ricorrere a qualsiasi mezzo, fin dall'inizio del suo mandato. In modo machiavellico prese atto dei finanziamenti illegali ai partiti (e tutti i partiti giocavano sporco, dalla DC che riceveva soldi illegali dalla Chiesa, dagli Usa e dai vari potentati industriali e para-statali fino al PCI che riceveva soldi sporchi da Mosca e dalle cooperative/imprese legate alle regioni rosse) e si gettò a capofitto, finendo per avallare, attraverso i suoi sottoposti, una struttura ombra fatte di percentuali concordate con gli altri due maggiori partiti (Dc,Pci) come a Milano.


                            La famosa battuta di Beppe Grillo

                           Bettino Craxi e Giorgio Napolitano

Altre tare della repubblica, come il clientelismo e il parassitismo, in mezzo al sistema morale declinante, presero a dilagare in maniera sempre più evidente con il compiacimento della partitocrazia, fino al crac del 1992. E proprio in quell'anno fatidico la cappa saltò in aria tramite l'azione di vari magistrati e ormai una società alquanto insofferente alla crisi economica. 
Craxi, che già prima aveva incominciato a delegittimare certe istituzioni, dilagò in maniera oscena finendo per infangare il paese dalla Tunisia, dove era fuggito come latitante nel 1994. Fu infatti il primo a ribaltare i ruoli, trasformando i magistrati in criminali e i politici corrotti in perseguitati. La sua eredità verrà raccolta in pieno proprio dal suo amico Berlusconi, che insieme a D'Alema e soci completeranno il lavoro iniziato dal leader del Psi.

                               Craxi e Silvio Berlusconi

Ma la cosa più inquietante di questa parabola è l'eredità che ci hanno lasciato Craxi and company. Negli anni 70/80 vi era ancora una visione politica, dei leader compromessi o semi-criminali ma quantomeno intelligenti e acculturati (basta vedere Andreotti), e dei partiti di massa che sapevano intercettare, per quanto sempre più debolmente, gli interessi della gente. 
Oggi invece, a parte qualche piccola luce qua e là, siamo circondati dal nulla, dove gli elementi negativi dei precedenti decenni sono stati portati alle stelle (fra corruzione, inefficienza, menefreghismo, narcisismo, "ballerine" al potere, ignoranti al cubo e cialtroni che solo 40 anni fa sarebbero stati relegati ai margini della società). 
La potenza culturale e amorale (o immorale a seconda dei punti di vista) del Sistema ha fatto a pezzi gli ultimi brandelli della vecchia politica. 
Per lasciarci quella nuova. Più visiva, più rapida, più simpatica, più pop, ma infinitamente più mediocre e ridicola. Ma come la storia insegna, basta solo attendere... e poi arriveranno i "rieducatori".

Edward Green


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