domenica 16 marzo 2014

LA POLITICA "FAST AND SMART" E LA SUDDITANZA...


Negli ultimi giorni si è assistito su tutti i giornali al penoso dibattito sulle qualità "commerciali" del nostro premier Renzi. Si passa dagli esaltati fino ai detrattori più feroci. Ma quello che pochi han detto, anzi quasi nessuno, è semplicemente che dietro le belle slides, le frasi da simpaticone e tutto il resto, non c'è nulla. 
Per carità, non gliene faccio una colpa totale a Renzi; lui è cresciuto nella politica vuota degli anni 90 e 2000 e, dato il personaggio, non poteva fare altro che replicarla in forme sempre più pirotecniche. Considerato che la soglia di attenzione del pubblico sta scendendo sotto lo zero (a causa dell'eccesso di stimoli/stress provenienti da tutto l'ambaradan mediatico), è normale che il premier e soci annessi sparino stronzate a valanga ogni 3 secondi, attraverso qualsiasi mezzo. Siamo giunti al pieno compimento della politica "Fast and Smart". Una politica priva di ideali forti, fatta da tecnicismi che appassionano solo gli addetti al settore e assolutamente priva di una visione di lungo periodo. Sfido chiunque a dirmi qual'è la visione a lungo termine di un'Italia Renziana... Il processo è iniziato tanto tempo fa e sembra francamente inarrestabile dato che siamo nel pieno dell'Età della Demenza*, almeno fino a che non si passerà dalla farsa finale (mi attendo presto scene del genere: https://www.youtube.com/watch?v=DYpfHBicjQk) alla tragedia**.



E mentre il tempo corre, noto con amarezza l'inconsistenza delle nostre classi dirigenti. Mi è bastato vedere l'incontro fra Hollande e Renzi, per notare subito la mediocrità dei personaggi in ballo. In quell'incontro, in quelle pose, in quelle frasi e in quei gesti, non traspariva nessuna serietà di fondo, nessuna gravitas o quantomeno dignità. Sembrava di vedere due scarsi attori di fronte al solito stanco rituale di amicizia fra due paesi. Fra l'altro faccio i complimenti a Renzi per essersi scelto come alleato il peggiore e il più sfigato dei presidenti francesi.
Ovviamente la nostra politica "Fast and Smart" si va a coniugare con la nostra eterna sudditanza, ormai palese a tutti gli effetti. Basta aprire i maggiori giornali per notare che tutti accettano di buon grado la nostra sottomissione alla Merkel e alla Germania. Per trovare qualche opposizione bisogna andare su giornali minori o siti alternativi. I restanti, in preda alla Renzi mania, scodinzolano allegramente di fronte alla Grande Madre Europa. 
E quindi ci sorbiamo il penoso giro delle chiese europee di Renzi, dove con fare servile andiamo a fare esaminare le nostre riforme, giusto per vedere se siamo stati bravi o no. Ovviamente nessuno si domanda perchè mai la Germania dovrebbe fare i nostri interessi e perchè mai dovrebbe aiutarci, dato che in campo industriale spesso siamo concorrenti diretti. Quisquilie. 
Ci sarebbe da scrivere un libro sul nostro complesso di inferiorità di fronte ai paesi esteri. Si va dalla classe dirigente sempre prona, a parte rari casi, fino a quelli che non hanno un straccio di amore per la propria terra e ci sputano sopra ogni due per tre, esaltando le patrie avversarie, specialmente quando queste ci bastonano (ovviamente costoro non alzano mai il culo per cambiare le cose). A vedere la storia siamo sempre il paese di "Franza o Spagna purchè se magna".

Ma attendiamo. Oh si, che attendiamo.

Edward Green



* L'Età della Demenza è la nostra epoca, in cui la cultura diventa sempre più un impaccio, a favore dell'idiozia più totale in tutti i settori. La mediocrità diventa l'eccellenza. Colpisce di solito le civiltà, quando queste stanno decadendo in modo rapido.
** L'Età della Demenza, esaurita la sua spinta, finisce inevitabilmente per essere sostituita dall'Età dell'Ultraviolenza, in quanto un Sistema complesso non può reggere se governato da idioti. 

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