lunedì 3 marzo 2014

MENZOGNE DA "GUERRA FREDDA"


Negli ultimi giorni c'è stata un'accelerazione della crisi nel paese ucraino con l'intervento diretto della Russia, che in 48 ore ha occupato la Crimea, dove possedeva già della basi, minando l'integrità territoriale dell'Ucraina. Questo ha dato il via ad una serie di ripercussioni sullo scenario internazionale, ma anche una serie di menzogne e propaganda a tutto spiano. Come al solito la "fog of war" continua a fare i suoi danni...

La rivoluzione del popolo

Su i media occidentali si continua ad incensare i "rivoluzionari" della piazza Maidan che hanno cacciato il dittatore cattivo, per installare uno pseudo-governo filo-occidentale. Nella realtà la stragrande maggioranza del popolo è rimasta a guardare. Il massimo che hanno fatto quelli della rivoluzione arancione* è stato sfilare per l'ennesima volta con i palloncini. Coloro che hanno condotto effettivamente la "guerra" contro il governo di Yanukovic, sono stati gli estremisti di Svodoba e Pravy Sektor, movimenti nazionalisti e di estrema destra, che già parlano di cacciare gli ucraini russofoni, e i quali hanno elementi all'interno che simpatizzano per le Waffen SS... Infatti costoro, caduto Yanukovic, hanno mostrato scarsa simpatia per la liberazione della Tymosenko **, considerata un oligarca corrotta, che fa da banderuola fra l'Occidente e l'Oriente.
Non bisogna poi dimenticare gli aiuti sotterranei occidentali dai servizi segreti Usa e da certe potenze europee, che ovviamente hanno soffiato sul fuoco.

Il governo legittimo

Gli Usa e altri hanno fatto a gara per riconoscere le "nuove autorità" di piazza Maidan. Ma su che basi di legittimità? 
L'occidente non si è reso conto che ha aperto un pericoloso vaso di pandora, legittimando il principio "che un protesta popolare può abbattere un governo democratico". Va ricordato che Yanukovic nel 2010 era stato eletto in regolari elezioni con il 51,8 %. Se si legittima il suddetto principio, in futuro, di fronte a gravi crisi, qualsiasi governo "democratico" potrà essere abbattuto da forze rivoluzionarie di massa.
Con questa mossa spericolata, Gli Stati Uniti e altri hanno sconfessato il principio sacro della legittimazione attraverso le elezioni, ponendo le basi per una lontana e futura ribellione interna.

Il giardino di casa

E' risaputo da sempre, a parte i gonzi che credono all'Onu, che le potenze hanno delle sfere d'influenza su cui esercitano il loro dominio "imperiale". Questa cosa era assolutamente evidente durante la Guerra Fredda, ma è valida ancora oggi. 
Quindi era inevitabile che i russi reagissero in maniera così rapida e forte; l'Ucraina è stata la culla della civiltà russa e nelle province orientali molti parlano russo. In Crimea sono presenti diverse basi russe, fra cui l'importantissima base navale. Pensare che Putin e soci avrebbero permesso l'ingresso della Nato nel loro cortile, senza fare niente, è da idioti. E questa idiozia proviene principalmente dagli Usa, che negli ultimi anni hanno dimostrato di condurre un politica disastrosa fra Iraq, Afghanistan, Siria, Libia, Primavere Arabe, ecc, ecc. A questo punto è meglio avere delle scimme ammaestrate nei gangli del potere.

Propaganda

Come sempre in un conflitto tutti tirano l'acqua al proprio mulino. Da un parte la Russia si è inventata una scusa (proteggere i russofoni) per entrare e prendersi la Crimea. Dall'altra parte l'Occidente continua a blaterare di rivoluzione giusta, ecc, ecc. Fra l'altro gli Usa che parlano di invasioni criminali, fanno ridere i polli, oltre che ricevere l'ennesimo disprezzo per la profonda ipocrisia.
Mi fa sempre ridere quando parlano di "preoccupazione della comunità internazionale". In verità è la preoccupazione "interessata" di poche potenze.

Futuro?

L'Unione europea, come al solito, ha dimostrato di non contare niente e il fatto di programmare la riunione finale per giovedì (forse i funzionari avevano paura di rovinarsi il weekend di relax), dimostra la sua scarsa serietà. Infatti la Germania ha già deciso che posizione tenere, insieme all'Italia (posizioni meno dure contro la Russia). L'Inghilterra e la Francia (Hollande peggiore presidente della storia francese) vanno a rimorchio degli Usa. Comunque vedremo cosa uscirà dalla riunione UE.
Di sicuro Putin non mollerà la presa, nonostante gli sbraiti occidentali (anche perchè possono fare ben poco altro) e le minacce del governo fantoccio ucraino.
Ora si tratta solo di vedere se qualche pazzo darà fuoco al lago di benzina (dando il via alla guerra civile), oppure se la situazione si cristallizzerà fino al referendum sull'indipendenza della Crimea a fine marzo.

Edward Green


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